Antipasti

Soufflè al gorgonzola con salsa vellutata ai datteri

Tra tutte le incertezze della vita, di una cosa ho assoluta certezza: io e il mio forno non saremo mai amici.
Rispetto a quello che avevo nell’altra casa, che funzionava alla perfezione, questo è un forno davvero strano: scalda più di quella che è la temperatura indicata, cuoce le torte fuori, fino quasi a bruciarle ma le lascia crude all’interno, certe cose le cuoce in metà del tempo, altre devo lasciarle il doppio. Insomma fa quello che vuole lui!!
Potrete dunque immaginare la mia difficoltà nel realizzare il piatto scelto per la sfida di questo mese all’MTC. Un magico soufflé che Fabiana ha descritto perfettamente, svelandoci tutti i trucchi per realizzarlo.
Visto che la riuscita stava praticamente quasi tutta nella cottura (oltre che nella montatura degli albumi) io ero terrorizzata. Terrorizzata di non riuscire nell’impresa, nella sua cottura, nel fare le foto.
Cosi ho letto e riletto la sua spiegazione ed ho seguito alla lettera il procedimento. Primo tentativo: un soufflé dal sapore divino ma dall’aspetto terribile!!! E perfettina come sono mica potevo pubblicare una cosa del genere, in fondo è vero che l’aspetto non è tutto ma questo è pur sempre un blog di cucina e anche l’occhio vuole la sua parte. Perciò con tenacia mi sono rimessa alla prova e quando osservando dentro al forno vedevo che monsieur soufflè si gonfiava, fuori dal forno mi gonfiavo anch’io…di fierezza!! Evidentemente però non ci si può sottrarre al destino e non appena l’ho estratto con la massima cautela dal forno…il disastro!! Il soufflé si è spiaccicato per terra lasciandomi imprecare saint soufflé e tanti suoi fratelli. Per fortuna nel forno c’era un suo gemello pronto a salvarmi.
E allora ecco che con una mossa da tai chi l’ho appoggiato con tutta la grazia del mondo sul piatto e sono riuscita a scattare due foto. Peccato però che fosse sera, in cucina una bella luce artificiale e gli iso impostati a un valore indicibile. Conclusione: anche questa volta non sono rimasta per niente soddisfatta delle foto. Avrei voluto riprovarci per la terza volta ma purtroppo non c’era più tempo e questo mese va così. 
Tra l’altro, cosa mai successa prima, sul pc vedo le foto in un
modo mentre su blogger me le carica tutte sfuocate e con i pixel rovinati…Un vero mistero, a cui non ne è venuto a capo nemmeno l’Ingegnere!
È stata comunque una bella sfida, trovo che l’mtc più che un contest sia una vera e propria accademia di cucina e sono molto felice di farne parte perché sto sperimentando dei piatti che probabilmente non avrei mai fatto.

Ingredienti per 3 mono porzioni:

100 ml di panna fresca
1 cucchiaio da minestra di maizena

10 g di burro + quanto basta per ungere gli stampi
2 uova medie
70 g di gorgonzola dolce
noce moscata, sale, pepe q.b.
Per la salsa vellutata ai datteri:
200 ml di brodo vegetale
una decina di datteri denocciolati
10 g di burro
10 g di maizena
Per prima cosa preparate la salsa.
Sciogliete il burro a fuoco basso e con un cucchiaio di legno mescolatelo con la maizena fino a formare un impasto morbido (roux). Continuate a mescolare fino a quando il roux inizia ad assumere un colore leggermente brunito e togliete dal fuoco. Aggiungete il brodo poco alla volta continuando sempre a mescolare.
Rimettete la pentola sul fornello, unite i datteri e cuocete a fiamma dolce per 15-20 minuti. Trascorso questo tempo frullate la salsa e tenete da parte.
Preparate ora i soufflè.
Imburrate generosamente gli stampi, sia il fondo che i bordi, e poi cospargeteli con del formaggio grattugiato. Metteteli in frigo avendo cura di non toccare più i bordi.
Mescolate la maizena con poca panna fresca e portate a bollore la restante panna. Quando sfiora il bollore, aggiungete il mix di panna e maizena e continuate la cottura a fiamma bassa, continuando a mescolare, fino ad ottenere una crema densa.
Fuori dal fuoco unite il burro e i tuorli (rigorosamente a temperatura ambiente!) uno alla volta, mescolando con una frusta ed avendo cura che il precedente sia stato completamente assorbito prima di unire l’altro. Salate, pepate, aggiungete la noce moscata e mescolate bene.
Nel frattempo montate a neve gli albumi avendo cura che siano stabili ma non troppo montati.
Unite al composto di panna e uova il gorgonzola e per ultimo gli albumi montati a neve, molto delicatamente, in due/tre riprese mescolando con movimenti dal basso verso l’alto per non sgonfiare il composto.
Trasferite il composto negli stampi da soufflé riempiendoli per 2/3 ed infornate in forno già caldo e statico a 200°C per 15/17 minuti.
Togliete dal forno e servite subito accompagnato dalla salsa.

Con questa ricetta partecipo all’MTChallenge di Marzo

Vorrei
complimentarmi  infine con Fabiana per la scelta del tema e con tutte
le altre ragazze partecipanti che hanno proposto dei soufflé davvero da
favola!

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18 Comments

  • Reply
    Sandra dolce forno
    29 Marzo 2014 at 5:55

    Mi sono accorta, quando ho finito di leggere, di aver trattenuto il respiro per tutta la descrizione della preparazione ^ ^ ! Per tutti i saint souffle e i suoi fratelli, è bellissimo!! Un accostamento di sapori molto intrigante .E le foto sono così… mi viene esotiche, comunque forse non convenzionali, ma decisamente di atmosfera.Complimenti Chiara ♥

  • Reply
    Reb
    29 Marzo 2014 at 9:26

    Come ti capisco. Anche il mio forno quello che pare a lui, è dotato di vita propria e come tale pieno di capricci.
    Ma questo soufflè è qualcosa di eccezionale, in brba al forno.
    Meravigliose anche le foto! <3

  • Reply
    m4ry
    29 Marzo 2014 at 10:02

    E' una bellissima interpretazione ! Complimenti davvero, perché sei stata bravissima 🙂 Un bacio e felice weekend

  • Reply
    Claudia
    29 Marzo 2014 at 10:16

    Complimenti per la tua tenacia!! A me le foto sembrano meravigliose… Per il mistero di blogger.. hai provato a ridimensionare la foto per come la vedrai sul blog.. e caricarla in blogger in dimensioni originali? Comuqnue sia.. foto a parte.. un soufflè ottimo.. smack e buon sabato 🙂

  • Reply
    Annarita Rossi
    29 Marzo 2014 at 19:03

    Anche a me le foto sembrano bellissime, cmq blogger ha nelle impostazioni la correzioni automatica delle foto che puoi rimuovere. Bella l'idea di mettere il gorgonzola a contrasto con la dolcezza dei datteri….meraviglie di soufflè ho visto altrochè. Un abbraccio.

  • Reply
    Lara Bianchini
    29 Marzo 2014 at 20:47

    brava Chiara, decisamente lo spirito giusto… una grande accademia. Allungami un soufflè dai 🙂

  • Reply
    paneamoreceliachia
    29 Marzo 2014 at 21:03

    Wow! Il soufflé credo sia davvero difficile da fotografare! Buona la prima oppure niente, tu sei stata bravissima! Baci
    Alice

  • Reply
    Mary
    29 Marzo 2014 at 21:29

    Chiara, ti posso dire una cosa? Le tue foto sono meravigliose…e il souffle pure!!! Baci e buona domenica, Mary

  • Reply
    lapetitecasserole.com
    30 Marzo 2014 at 5:36

    Non é una bella storia quella di non essere amici del proprio forno, perché vince sempre lui. Come si fa a farne a meno??? io di soufflé non mi intendo molto (ho sempre avuto paura a farlo) ma il tuo mi sembra bello, esattamente come le foto… L'idea che sia di gorgonzola (adoro!!!) con salsa a datteri (con i quali sto cercando di fare amicizia) mi pare uno spettacolo di per sé! complimenti davvero per l'idea super originale!

  • Reply
    Mimma e Marta
    30 Marzo 2014 at 12:56

    Sul nostro forno, siamo sicure, non potremmo mai fare affidamento! Ci è capitato di dover preparare una torta da poi portare in un ristorante e non riuscivamo a tenere la fiamma accesa per più di 5 minuti! Probabilmente non potremmo mai preparare un soufflé finché avremo questo forno ma, nel frattempo, gustiamo i tuoi (quanto amiamo il gorgonzola!!) che sembrano perfetti 🙂

  • Reply
    Simona Mirto
    30 Marzo 2014 at 20:19

    tesoro il tuo forno mi ricorda quello di mia madre! ossia quello che ho utilizzato fino a quando non mi sono trasferita a Roma e non possiamo dire che soffrisse di vecchiaia perchè avevo 15 anni quando ho iniziato ad usarlo…… ho fatto scuola su di lui e col tempo ho imparato a capirlo, domarlo… i suoi 170° erano più o meno 200° e così ho cercato di andare avanti… comprendo quindi la tua difficoltà nella preparazione del soufflè che tra l'altro richiede molta precisione in fase di cottura… ma nonostante tutto… vedo che te la sei cavata perfettamente… ottimo risultato! brava davvero:*
    ti abbraccio Chiara:**

  • Reply
    Cristiana Beufalamode
    30 Marzo 2014 at 21:21

    Ma chissene delle foto!! Che sfida: ognuno ha tirato fuori qualcosa dal cilindro a cui mai avrei pensato! I datteri: senza parole! Ti sono vicina per il forno…il mio l'ha scelto mio marito e lo odio….na chiavica! un bacio cri

  • Reply
    Alessandra Gennaro
    31 Marzo 2014 at 18:45

    stesso problema tuo: è da quando abbiamo fatto trasloco che io e il mio forno non ci capiamo più. Però, a veder queste foto, non sembrerebbe proprio. E comunque, è la ricetta che vanifica ogni dubbio: un accostamento molto particolare, golosissimo e non così consueto, che insiste sul contrasto nei sapori e si smorza invece nelle consistenze, col soffice del soufflé e il vellutato di una salsa davvero intrigante. Grazie per averci segnalato la svista, perchè non ci saremmo mai perdonate di esserci perse una ricetta così. Bravissima!

  • Reply
    Fabiana Del Nero
    31 Marzo 2014 at 21:14

    Oh mamma…..devo avere perso la bussola per arrivare solo ora!
    Sono riprovevole, ma…………..entusiasta!!!!!
    Il mio forno è un bisbetico vecchietto a gas, se vuole fa, se vuole tace, ti informa che sta per mollarti con un ultimo profondissimo soffio che invade la cucina, ti fa aprire le finestre e ti conferma che la bombola è finita…..di nuovo.
    Quando vado a lavorare e trovo i Rational che ti salutano, si inchinano, eseguono e si accomiatano continuando a lavorare di notte e da soli per te, mi accorgo che il mondo non è proprio uguale a casa mia!!!!
    Continuo a pensare che la ristorazione sia una faccenda a parte, chi deve sfamare la famiglia( e se stesso) fa i conti con quei forni che abbiamo noi!!
    Tu sei stata davvero tenace, fai, provi, non ti accontenti, riprovi, fotografi ed hai pronti una serie di "replicanti" per istantanee che nemmeno al fotofinish……..ma il cappello può anche scendere, si intuisce che la sostanza non muta. Il piacere è custodito, senza dubbio!
    Iso, pixel…ingredienti nuovi per me! Non ho idea di come si produca un buono scatto, sennò ovviamente lo produrrei, certo è che a me sembrano tutti molto interessanti.

    Quindi, entriamo nel cuore del soufflé: alla base regali tutta la divina bontà dello zola, morbido, scioglievolissimo, secondo me irraggiungibile quanto a sapore!
    Accompagni con una salsa ai datteri, ingrediente ancora non proposto, una nota di dolcezza che poteva essere interessante anche seguita da una riduzione alcolica, qualche goccia, per chiudere.

    Un piatto interessante, di mio gusto, un contrasto che crea equilibrio, buono….. e bello!!!

    …..e tu me lo volevi tenere nascosto??? Tanto ti ho presa lo stesso!!!!;))))

    • Reply
      lacucinadellostivale
      1 Aprile 2014 at 6:54

      Ma tu di lavoro fai la critica gastronomica? Hai fatto davvero una bella analisi del piatto e trovo l'idea di aggiungerci una nota alcolica molto molto interessante….
      Grazie mille! Un abbraccio

  • Reply
    lacucinadellostivale
    1 Aprile 2014 at 6:55

    Amiche è stata un'ardua impresa ma c'è l'abbiamo fatta!! Grazie a tutte!!!

  • Reply
    Rosy
    1 Aprile 2014 at 20:18

    Mmmm 🙂 sono curiosa di provare come stanno insieme gorgonzola e salsa ai datterii 😀

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